Descrizione
Il quattrocentesco Palazzo della Signoria, sede della Biblioteca Planettiana, oltre a mettere a disposizione i servizi bibliotecari, ospita e gestisce un ricco patrimonio librario e archivistico, che si può ammirare nelle sale dei fondi antichi.
A piano terra, il primo ambiente che si incontra è quello della Salara, che deve il suo nome al fatto che vi è stato conservato per secoli il sale destinato alla città, anche se è stata pensata, nel progetto originario di Francesco di Giorgio Martini (1439-1501), come Sala d’armi del Palazzo. La testimonianza di questo utilizzo quale magazzino del sale è scolpita nel portale cinquecentesco in pietra dell’ingresso su via Pergolesi. Sul portone adiacente si legge, invece: RES PVBLICA AESINA (Repubblica Esina), a testimonianza dell’ampia autonomia statutaria di cui la città ha goduto per secoli anche durante la sua appartenenza allo Stato della Chiesa.
Dal secondo dopoguerra fino ai primi anni Duemila, la Salara ha ospitato il Museo Archeologico della città di Jesi, ora a Palazzo Pianetti. È poi divenuta la sezione di pubblica lettura della Biblioteca, a scaffale aperto, nel 2014, grazie al progetto dell’architetto milanese Paola Vidulli.
Il primo e il secondo piano della biblioteca sono dedicati al settore della conservazione e ospitano fondi librari antichi e fondi archivistici.
Al primo piano vi è la Sala Maggiore, denominata inizialmente Sala del Consiglio o dei Priori, in quanto da questi utilizzata dalla fine del Quattrocento per governare la città; dal 1586 diventa sede del Governatore Pontificio per esercitare il suo magistrato, in quanto, nel frattempo, il Palazzo diviene sua residenza. Attualmente la Sala è utilizzata dalla Biblioteca per la promozione delle proprie attività culturali.
Nella Sala è presente il soffitto ligneo a cassettoni intagliato nel 1522 da Pieramore di Bartolomeo, allievo dell’Indivini; al centro del soffitto è visibile lo stemma della città.
La Sala Maggiore ospita il Fondo librario Conventuali, costituito da 5000 volumi antichi provenienti dalle Biblioteche di quattro conventi cittadini soppressi nel 1868 dal Prefetto Lorenzo Valerio. I volumi sono ospitati nell’antica Libreria lignea Pianetti, fatta realizzare dalla famiglia nel 1710; si ritenne per anni andata perduta, ma fu invece recuperata, restaurata e collocata in questa Sala nel 2005.
È inoltre presente la Pala lignea del 1710 che celebrava la prima Biblioteca pubblica nella città di Jesi, inaugurata dal marchese Cardolo Maria Pianetti (1676-1743) per effetto del testamento dello zio monsignor Giuseppe Pianetti. A sinistra della Pala è presente il ritratto di monsignor Giuseppe Pianetti (1631-1709) che fu il fondatore e il principale artefice della Biblioteca di famiglia.
A destra, invece, si trova il ritratto di monsignor Carlo Maria Pianetti (1648-1725), che contribuì anch’egli ad accrescere la Biblioteca. Al di sotto della Pala è presente il ritratto del marchese Angelo Ghislieri (1790-1861); grazie alla sua donazione alla città di alcune centinaia di pregevolissimi volumi, nel 1859 nasce a Jesi la Biblioteca comunale.
Al secondo piano si trova la Sala Planettiana, in cui è conservata, dal secondo dopoguerra, la Biblioteca della famiglia Pianetti di Jesi, costituita da 15.000 volumi antichi donati dalla Famiglia alla città di Jesi nel 1906. La raccolta si forma nel corso del Seicento grazie a monsignor Giuseppe Pianetti (Jesi, 1631 – Todi, 1709), che inizia dapprima a raccogliere volumi per i suoi studi, quindi si scopre ben presto bibliofilo e progetta di realizzare una vastissima Biblioteca, che intenderà mettere a disposizione della sua città natale per l’uso pubblico. Nei decenni successivi si aggiungeranno alla Biblioteca l’Archivio di Famiglia, l’Archivio Nappi e quello Azzolino. Da allora la Biblioteca Comunale di Jesi si chiamerà Planettiana, in onore di questa Famiglia, dal suo nome latino, Planettis.
Arricchiscono la Biblioteca i tre grandissimi Cataloghi manoscritti della Biblioteca, realizzati a partire dal 1730, e i due grandi Globi del geografo veneto Vincenzo Coronelli (1650 – 1718): il Globo Celeste (1692), con l’esatta rappresentazione di tutte le costellazioni del firmamento e delle relative stelle, e il Globo Terrestre (1688), la rappresentazione della nostra Terra secondo le conoscenze aggiornate alla seconda metà del Seicento.
Orari
Orario invernale (1 settembre - 30 giugno)
Giorni | Orari |
Lunedì | 9:00 - 13:00 |
Da martedì a venerdì | 9:00 - 13:00 / 15:00 - 19:00 |
Sabato | 9:00 - 13:00 (solo Salara) |
Domenica e festivi | Chiuso |
Orario estivo (1 luglio - 31 agosto)
Giorni | Orari |
Martedì e venerdì | 9:00 - 13:00 / 15:00 - 19:00 (pomeriggio solo Salara) |
Mercoledì, giovedì e sabato | 9:00 - 13:00 (sabato solo Salara) |
Domenica e festivi | Chiuso |
Biglietti di ingresso
Intero: €3
Ridotto: €1 (bambini/ragazzi dai 6 ai 25 anni)
Gratuità: bambini da 0 a 5 anni, disabili e accompagnatori
BIGLIETTO UNICO DI RETE
Un biglietto unico per visitare 9 musei:
- Musei Civici di Palazzo Pianetti;
- Museo delle Arti della Stampa;
- Casa Museo Colocci-Vespucci;
- Sale Fondi Antichi di Palazzo della Signoria;
- Museo Federico II Stupor Mundi;
- Museo Diocesano;
- Sale Museali di Palazzo Bisaccioni;
- Sale Pergolesiane e Spontiniane del Teatro G.B. Pergolesi;
- Centro di Interpretazione del Paesaggio e percorso IME experience.
Intero: €15
Ridotto: €10 (bambini/ragazzi dai 6 ai 25 anni, gruppi min. 15 persone, residenti nel Comune di Jesi)
Famiglia: €30
Gratuità: bambini fino a 5 anni
Punti vendita: Musei Civici di Palazzo Pianetti e Museo Federico II Stupor Mundi
JESI CULTURA CARD
Una carta fedeltà personale, che offre un anno di accessi gratuiti illimitati ai musei di Jesi, oltre a visite guidate gratuite o a prezzo ridotto, omaggi di pubblicazioni, laboratori gratis o scontati e sconti a teatro
Sono coinvolti:
- i Musei Civici di Palazzo Pianetti, che ricomprendono il Museo Archeologico, la Pinacoteca Civica e la Galleria di Arte contemporanea;
- la Casa Museo Colocci-Vespucci;
- il Museo delle Arti della Stampa;
- le Sale Fondi Antichi della Biblioteca Planettiana di Palazzo della Signoria;
- il Centro di Interpretazione del Paesaggio;
- il Museo Federico II Stupor Mundi;
- le Sale Pergolesiane e Spontiniane del Teatro G.B. Pergolesi;
- l’IME – Istituto Marchigiano di Enogastronomia;
- il Museo Diocesano.
Standard (per adulti dai 26 ai 64 anni): €30
Young (per giovani dai 6 ai 25 anni): €20
Senior (per adulti dai 65 anni compiuti): €25
Double (due carte Standard, per coppie o amici): €55
Family (due carte Standard più due Young): €75
Special (per docenti): €25
Punti vendita: Musei Civici di Palazzo Pianetti e Museo Federico II Stupor Mundi
Educazione
Biblioteca Planettiana - Sezione Centrale
La Biblioteca Planettiana e la Biblioteca Planettiana - Sezione ragazzi organizzano laboratori e visite guidate dedicati alle scuole, al fine di avvicinare i giovani alla lettura e alla conoscenza del patrimonio librario custodito in città.
Biblioteca Planettiana - Sezione Ragazzi (via San Giuseppe, 36)
La Biblioteca dei Ragazzi è la sezione della Biblioteca Comunale Planettiana dedicata agli utenti di età compresa fra 0 e 14 anni circa; si pone, nei confronti della Scuola, in una posizione di servizio e collaborazione, offrendo la propria competenza e il patrimonio di cui dispone.
Le proposte didattiche sono rivolte ai singoli gruppi classe e i giorni disponibili per le visite sono il lunedì, il martedì e il mercoledì
a partire dalle ore 9:30. Per fissare un appuntamento si prega di contattare la biblioteca tramite i seguenti recapiti:
bibliotecaragazzi@comune.jesi.an.it
0731-538333
Date le numerose richieste che prevediamo di dover soddisfare, chiediamo gentilmente di prenotare l’attività scelta con largo anticipo. Le richieste provenienti dalle scuole comunali hanno la precedenza rispetto a quelle extra-comunali.
Al termine della visita, se si ha piacere, sarà possibile effettuare il prestito librario di classe: gli studenti potranno scegliere un libro da portare a casa e tenerlo per un periodo massimo di 45 giorni. Il prestito sarà a nome della classe (non occorrerà iscrivere gli alunni), mentre il docente accompagnatore sarà referente e responsabile del prestito. Una volta scaduto il tempo concesso di 45 giorni sarà impegno del docente raccogliere tutti i libri e riportarli in biblioteca in orario di apertura al pubblico. In alternativa è possibile concordare una seconda visita con la stessa classe per scegliere altri libri e proseguire con un nuovo prestito. L’obiettivo del prestito di classe è quello di far subito provare agli alunni la gioia di essere un utente della biblioteca, e magari instillare in loro la voglia di ritornare in autonomia, senza più bisogno della mediazione scolastica.
Permettere ai ragazzi di scegliere liberamente un libro da portare via significa fare loro un grandissimo regalo che sicuramente apprezzeranno.