Nasce a Cupra Montana il 4 giugno 1948.
Inizia a lavorare nella casa-bottega di suo zio Gino Abetelli, pittore, cartellonista e venditore di vernici, colori e affini. A partire dal 1963, dopo la prematura scomparsa dello zio, mentre già frequenta occasionalmente lo studio del pittore Raul Batocco, inizia a realizzare i primi lavori su commissione: cartelli pubblicitari, slogan disegnati. La sua formazione fuori da ogni Scuola e Accademia lo porta negli anni a occuparsi in maniera personale di ricerca, di grafica editoriale, di design, di oreficeria senza mai interrompere l’attività di grafico d’arte e di pittore. L’attività espositiva ha inizio verso la prima metà degli anni Sessanta con la partecipazione alle mostre collettive e alle gare di pittura. Le prime mostre personali risalgono al ‘67: del maggio quella di Jesi al Circolo Cittadino, presentata nel piccolo catalogo da Ed(Mondo) Giuliani, e del dicembre dello stesso anno quella allestita presso il Collegio Universitario Femminile di Camerino. Nel ’68 pubblica, sempre a Camerino, la prima cartella di 5 incisioni. Sono linoleografie incise l’anno precedente. Col passare degli anni si susseguono le partecipazioni su invito ad alcune delle principali rassegne di pittura e di grafica, non solo nazionali, e gli allestimenti di mostre personali in varie città. Dal ’71 al ’73 presenta con il collega Franco Carotti alcune mostre per diffondere l’opera grafica a prezzi popolari. Le idee espresse in molte opere pittoriche degli anni Settanta sono nelle cartelle di grafica d’arte: “Le macchine semplici” Ribichini – Castelplanio 1972; i “Monumenti alternativi” presentati da Carlo Antognini, Posterula - Urbino 1975; la “Battaglia” a linea continua, presentata da Carlo Melloni, Nuova Foglio - Pollenza 1976. ”Il gioco della guerra” con una presentazione musicale di Armando Pierucci, D’Addario – Ancona 1979. L’interesse per il territorio, la ricerca di un ruolo meno anacronistico e un rapporto meno superficiale e distaccato dell’artista con il sociale lo portano a promuovere iniziative stimolanti e a prendere posizioni provocatorie per sollecitare delle reazioni. Nella Biblioteca
Comunale di Cupra Montana per qualche anno organizza mostre di grafica, di fotografia, dibattiti, presentazioni di libri e incontri con gli autori. Altre iniziative illustrano l’opera e il valore di artisti, come Mattia Capponi e Luigi Bartolini. L’operazione per il tentativo di recupero dell’Eremo delle Grotte (1977) intrapresa con la collaborazione di Riccardo Cardarelli e del Gruppo Alzaia, dopo la mostra e il convegno in loco viene ospitata nel ‘78 dalla Galleria Alzaia di Roma e presentata alla Biennale “Gubbio ’79”. Entrambe le rassegne erano curate da Enrico Crispolti: in quest’ultima Bartocci esponeva anche la serie
di manifesti metapubblicitari “Al Muro”, editi a Roma da Carucci, con la presentazione di Nicola Ciarletta, nonché i progetti di intervento urbano per “Organicittà” che Carucci pubblicherà nell’82. L’originale attività che varia dalle edizioni di grafica d’arte ai manifesti o ai “Contromanifesti” (satira sul linguaggio della pubblicità) Astrogallo, Ancona 1976, dalle serigrafie alle acqueforti, ai disegni di copertine e alle sue edizioni dell’Asterisco si riflette anche nelle partecipazioni su invito alle mostre dei diversi settori della grafica, come alla settima e ottava “Biennale Internazionale dell’Affiche di Varsavia”, 1978 e ’80, fino alle più recenti “Poster ’95”, Art Museum, Lahti, alla rassegna “The artist and the book in Italy”, MOMA, New York, 1992-’93, al Premio Internazionale Biella per l’incisione, 1996, a “Espressioni: incisione tra arte e tecnica”, Urbino 1999 e molte altre ancora. Le mostre degli anni Ottanta presentano nuove serie di opere, gli “Alfabeti figurati”, i “Titolàti” e i più colorati “Rebus”. Continua negli anni Novanta il ritorno al colore, nei bozzetti, nella grafica editoriale delle copertine di Prisma, nella grafica d’arte della raccolta “La mirabile giostra”, e nella pittura, specie dell’”Inventario per l’Arca”. Il paesaggio, per meglio dire la terra, rappresenta il tema centrale della mostra jesina dell’anno appena trascorso. Una mostra che conclude una trilogia iniziata nel 2003 a Falconara e proseguita l’anno successivo a Urbino. Tre eventi espositivi collegati tra loro, ma diversamente declinati intorno al tema dell’identità tra territorio e attività umana. ”Odore d’inchiostro” è il titolo della mostra di Falconara, “Il labirinto ideale” quello della mostra dedicata a Urbino, “Entroterra”, infine, quello della mostra di Jesi, allestita nella Chiesa di San Nicolò dal 18 dicembre 2005 al 12 gennaio 2006.
Bibliografia essenziale
Entroterra, cat. della mostra, Ancona 2005; Il labirinto Ideale, cat. della mostra, Urbino 2004; Odore d’Inchiostro, cat. della mostra, Falconara 2003; V. ANGELICI, Rassegna d’Arte ”G. B. Salvi”; Il cielo degli incisori, cat. della mostra, Sassoferrato, 2002; A. BALESTRA, La serigrafia, “Gulliver” 2001; Rassegna d’Arte “G. B. Salvi”, Ezio Bartocci, il libro: meditazione e invocazione, Sassoferrato 1997; B. PIERUCCI, Componimento musicale per “Il gioco della guerra”, 6 serigrafie, Ancona 1997; Biblia Pauperum. Rassegna regionale d’Arte per la Bibbia, Jesi 1^ Ed. 1996/1997; M. APA, Un poeta romanico. Bartolini e Cupramontana, Stamperia dell’Arancio 1995; A. VITALI, Breve storia dei Tarocchi, La Mirabile Giostra, Ed. l’Asterisco, Jesi 1995; C. PIERSANTI, Bartocci l’extraneum, Prisma attraverso le copertine, Ancona
1995; F. RAVAZZOLI, Storie rubate tra gli arcani di Ezio Bartocci, “La mirabile giostra”, Ed. L’Asterisco Jesi 1995; Le stanze di Dedalo, cat. della mostra, Jesi 1994; F. SCARABICCHI, Ezio Bartocci da una collezione in Le Cose, cat. della mostra, Ancona 1992; L. MOZZONI, Ezio Bartocci, Non solo grafica, cat. della mostra, Ed. L’Asterisco, Jesi 1991; AA.VV., Da chi andremo?, Jesi 1990; F. CICERONI, Le macchine semplici, in “Non solo grafica”, cat. della mostra, Ed. L’Asterisco, Jesi 1991; F. TAMBURI (a cura di), 5^ Biennale dei
pittori jesini, Jesi 1989; M. KACHLAN, Idee di un’artista italiano, “Albaths”, Damasco 1984; E. CRISPOLTI, Organicità di Ezio Bartocci, Roma 1982; E. MAURIZI, Ezio Bartocci, cat. della mostra Galleria Oasi, Benevento 1979; E. MAURIZI, Ezio Bartocci per filo e per segno, cat. della mostra, Macerata 1979; N. CIARLETTA, Bartocci e la caricatura, Al muro!, Roma 1978; E. CRISPOLTI, Contromanifesti, Ancona 1976; C. MELLONI, Ezio Bartocci, cat. della mostra Galleria La Leonessa, Brescia 1976; C. MELLONI, Un filo per Arianna, Battaglia/Linea continua serigrafie, Pollenza 1976; C. ANTOGNINI, Monumenti alternativi, 5 litografie, Urbino 1975; L. DANIA, Bartocci, cat. della mostra Galleria l’Aquilone, Urbino 1975; A. NOCCHI, Bartocci, cat. della mostra, Palazzo Cima, Cingoli 1974; A. GINESI, Bartocci, cat. della mostra, Galleria S. Carlo, Napoli 1971; A. MALANDRINO, Ezio Bartocci, cat. della mostra, Galleria Centro Sud Arte, Scafati 1971; L. MARCHEGIANI, Dinamismo, e interiorità nelle incisioni di Bartocci, 5 incisioni, Camerino 1968; Rassegna d’Arte “G. B. Salvi”, Sassoferrato, Ed. varie.
Numerosi critici hanno scritto di lui su giornali e riviste d’arte. Per l’elenco completo, cfr. Il labirinto Ideale, cat. della mostra, Urbino 2004.
Diverse sue opere figurano in collezioni pubbliche: Praga, Narodni Gallerie; Ascoli Piceno, Galleria Civica D’Arte Moderna; Sassoferrato, Galleria Civica D’Arte Moderna; Foggia, Museo D’Arte Moderna; Osimo, Collezione di Palazzo Campana; Bologna, Galleria Civica D’Arte Moderna; Assisi, Pinacoteca Comunale; Venezia, Museo D’Arte Moderna Cà Pesaro; Huesca, Museo D’Arte Contemporanea; Ancona, Civica Galleria D’Arte Moderna.
S.C.